Temperare il cioccolato

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Sembra semplice creare dei buoni cioccolatini in casa, ed in effetti, se vogliamo prepararli velocemente basta semplicemente sciogliere il cioccolato a bagnomaria e versarlo negli stampini, ma se vogliamo preparare dei buoni cioccolatini, croccanti e lucidi, o addirittura, se vogliamo fare le uova di pasqua ci servirà necessariamente imparare a temperare il cioccolato..
Ma cosa significa temperare il cioccolato?
Temperare il cioccolato significa precristallizzare il burro di cacao che è contenuto nel cioccolato. Portanto a temperatura il cioccolato, il burro di cacao viene portato ad una forma cristallina stabile. Questo garantisce la durezza e la lucentezza del cioccolato non appena si sarà raffreddato.
Questo è un processo assolutamente necessario per avere dei  cioccolatini croccanti e gustosi è lucidi.

 

cioccolatini
cioccolatini
cioccolatini
cioccolatini

Uova di pasqua
Uova di pasqua

Ci sono vari modi per fare questa operazione, andiamo a scoprirli uno per uno.

Temperaggio classico:

Cosa vi serve per il temperaggio del cioccolato:

Cioccolato fondente al 75% (lo trovate scritto sul retro della confezione, nella lista degli ingredienti)
o Cioccolato al latte
o Cioccolato bianco

Attrezzi:
2 spatole
1 piano di marmo o di acciaio (in mancanza potete usare una larga teglia d’acciaio)
1 ciotola
Termometro da cucina

Procedimento:

Tagliate a pezzetti il cioccolato.
Fatelo fondere a bagnomaria (fate veramente molta attenzione a non far andare nemmeno una goccia di acqua dentro il cioccolato) o in un set per fonduta.
Dovete portare il cioccolato ad una prima temperatura, diversa per ogni tipo di cioccolato:

  • Cioccolato fondente e al latte 50° 
  • Cioccolato bianco tra i 45° 

Raggiunta la prima temperatura versare 2/3 del cioccolato sul piano, lasciando il resto nel pentolino.

Spatolate il cioccolato sul marmo fino ad abbassare la temperatura:

  • Cioccolato fondente e bianco tra i 26° e i 27°
  • Cioccolato al latte  tra i 27° e i 28°

Mettete nuovamente il cioccolato nel pentolino e amalgamatelo con quello restante. Mettete nuovamente a bagnomaria (o sul set per la fonduta) e scaldare nuovamente fino a quando non raggiungerà l’ultima temperatura:

  • Ciocccolato fondente tra i 30° e i 32°
  • Cioccolato al latte e bianco tra i 29° e 30°

Adesso potrete colare il cioccolato nelle formine per preparare i vostri cioccolatini.

Riepilogo temperature:

Cioccolato fondente
I temperatura 50°
II temperatura tra i 26° e i 27°
III temperatura  tra i 30° e i 32°

Cioccolato al latte
I temperatura 50°
II temperatura tra i 27° e i 28°
III temperatura  tra i 29° e i 30°

Cioccolato bianco
I temperatura 45°
II temperatura tra i 26° e i 27°
III temperatura  tra i  29° e i 30°

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Temperaggio del cioccolato con il microonde 

(Questo è un metodo meno professionale ma più sbrigativo.)

  1. Spezzettate il cioccolato finemente e ponetelo in una ciotola.
  2. Mettete la ciotola nel microonde e scaldate a potenza media
  3. Tirare fuori la ciotola ogni 10-15 secondi, mescolando con un cucchiaio e rimettetelo nuovamente nel microonde.
  4. In questo modo permetterete al cioccolato di sciogliersi uniformemente.

 

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Temperaggio per inseminazione

(anche questo metodo non è professionale però è anche sbrigativo)

  1. Spezzettate il cioccolato finemente e ponetelo in una ciotola, lasciatene 2/3 da parte
  2. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o sul set da fonduta o al microonde . Fate attenzione perché il cioccolato non dovrà superare i 45°
  3. Trasferite il cioccolato tritato in quello sciolto e con una spatola amalgamatelo in maniera da farlo sciogliere completamente.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.